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INPS-SCUOLA: riscatto agevolato della laurea

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Il riscatto della laurea è un istituto che permette ai lavoratori laureati di far valere gli anni di studio come contributi ai fini pensionistici: chi sceglie infatti di ricorrere al riscatto agevolato della laurea ha la certezza di poter andare prima in pensione, di un numero di anni pari a quello degli studi.

Ovviamente ciò è possibile in presenza di determinati requisiti e nel rispetto di specifiche condizioni.

Con la circolare n. 6 del 22 gennaio 2020 l’Inps ha fornito informazioni sul riscatto laurea agevolato 2020, chiarendo un dubbio interpretativo del decreto legge 4/2019: è stata allargata la platea dei beneficiari del riscatto agevolato.

Il Decretone del 29 gennaio 2019 aveva infatti introdotto la possibilità di riscattare fino a 5 anni, anche non consecutivi, pagando 5.239,74 euro per ciascun anno in una volta sola o in 120 rate mensili. Il riscatto low cost riguardava però solo coloro che avevano iniziato a lavorare (e dunque a versare i contributi all’Inps) dopo il 1996. Da questa agevolazione erano stati esclusi gli anni precedenti, con i relativi contributi versati magari dagli studenti-lavoratori.

Almeno, questa era l’interpretazione prevalente fino a pochi giorni fa. Ora, la circolare dell’Inps ha chiarito, per l’appunto, che il riscatto agevolato (inizialmente prevista per gli under 45 e poi allargata a tutti) può includere anche gli anni precedenti al 1996, a patto che il corso di studi sia situato almeno in parte nella sua durata legale nell’anno 1996.

Si tratta quindi di una possibilità che estende la platea di persone che potranno beneficiare di un accesso anticipato alla pensione, grazie proprio al “guadagno” degli anni di laurea. Previo pagamento agevolato (ammontante a 5.260 euro per il 2020) i lavoratori che fino al 31 dicembre 1995 stavano frequentando un corso di laurea, potranno conseguire la pensione con qualche anno di anticipo.

Per accedere alla possibilità del riscatto agevolato degli anni di laurea, bisogna essere in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Dini:

  • avere meno di 18 anni di contributi versati prima del 31 dicembre 1995;
  • avere almeno 15 anni di contributi versati complessivamente quando si presenta domanda di riscatto;
  • avere almeno 5 anni nel periodo contributivo dopo il 1995.

Per esempio, chi ha studiato dal 1994 al 1997 può riscattare – con il regime agevolato, pagando cioè poco più di 5 mila euro all’anno – tutti i 4 anni del corso di studi, non solo 1996 e 1997(come in precedenza).

I lavoratori che hanno maturato tra i 15 e i 18 anni di contributi al 1995 devono però optare per la liquidazione della pensione con il sistema contributivo, purché abbiano almeno 5 anni di contributi versati con questo sistema (articolo 1, comma 23, legge 335/1995) e applicare all’intera carriera il metodo introdotto dalla Riforma Dini.

Si amplia la platea dei lavoratori potenzialmente interessati al riscatto della laurea agevolato, che finora – secondo l’ultimo bilancio Inps – ha dato slancio alle richieste per il recupero di anni e contributi ai fini della pensione. Nel 2019 sono arrivate quasi 70mila domande: 29mila per il riscatto ordinario della laurea, 35mila per quello agevolato e 5mila per la pace contributiva.

La possibilità di riscattare gli anni di laurea è concessa a colore che posseggono un diploma di laurea, siano in attività o disoccupati: questi devono essere iscritti a una delle gestioni INPS con almeno un contributo versato. Restano invece esclusi coloro che hanno versato contributi esclusivamente nelle casse professionali.

Ovviamente, i versamenti devono essere iniziati già nel periodo del corso legale di studi e sono esclusi quegli anni in cui lo studente-lavoratore abbia versato contributi, gli anni cioè già sottoposti a contribuzione.

Gli anni di studio che possono essere riscattati nel 2020 sono quelli relativi:

  • al diploma universitario;
  • laurea triennale, quadriennale o a ciclo unico;
  • diploma di specializzazione post laurea;
  • dottorato di ricerca (se si sono versati i contributi alla gestione separata INPS).

Il riscatto può riguardare anche solo una parte degli anni del percorso di studio universitario; restano comunque esclusi gli anni fuori corso.  

L’importo del riscatto della laurea è completamente deducibile dal reddito ed il costo finale si può rateizzare fino a 120 mesi.

L’INPS fornisce chiarimenti anche sull’eventualità in cui l’assicurato abbia presentato, prima del riscatto, una domanda di opzione al sistema contributivo, oppure Opzione Donna: tal caso determinerà un riscatto tramite sistema di aliquota percentuale piuttosto che per mezzo del metodo della riserva matematica (utilizzato per i periodi assicurativi antecedenti al 31 dicembre 1995).


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