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Prescrizione contributi INPS dipendenti pubblici: Differimento dei termini dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2020

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Differito al 1° gennaio 2020 il termine per verificare la prescrizione dei contributi previdenziali dei dipendenti pubblici, ecco i chiarimenti dell’INPS

Lo scorso mese di agosto l’INPS ha pubblicato una notizia sul proprio portale con importanti chiarimenti in merito alla prescrizione dei contributi previdenziali dei dipendenti pubblici. I lavoratori delle pubbliche amministrazioni non subiranno, a partire dal 1° gennaio 2020 (nuovo termine), alcuna prescrizione sul diritto al riconoscimento dei contributi pensionistici.

Il chiarimento si è reso necessario a seguito della Circolare INPS n. 169 del 15 novembre 2017; questa afferma che dal 1° gennaio 2019 il datore di lavoro pubblico non potrà più regolarizzare i versamenti dei contributi mancanti e prescritti secondo la prassi in uso nell’ex INPDAP. In tali casi, infatti, sarà necessario sostenere un onere parametrato a quello corrispondente alla rendita vitalizia in vigore nelle gestioni private dell’INPS.

L’Istituto, con circolare INPS 11 dicembre 2018, n. 117, ha differito dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2020 i termini previsti in materia di prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alle gestioni pubbliche, indicati nella circolare INPS 15 novembre 2017, n. 169.

La proroga è stata richiesta da numerose amministrazioni ed enti pubblici, confederazioni sindacali e  patronati per consentire ai datori di lavoro pubblici il completamento delle operazioni di verifica e l’aggiornamento dei conti assicurativi dei lavoratori senza incorrere nei maggiori oneri connessi alla prescrizione contributiva.

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